Quelle che qualche anno fa definivamo “professioni del futuro” sono, ad oggi, i mestieri che molti di noi svolgono e per cui hanno studiato. Potremmo definirle dunque: “professioni del presente”.
“Ma esattamente quali sono”?
Per quanto riguarda il mondo della comunicazione i profili ormai essenziali, che uniscono competenze digital a skills trasversali, vanno dall’addetto stampa, al social media manager, al digital strategy.
Vi starete chiedendo: “Okay tutti questi nomi per dire cosa”?
Più nel dettaglio se l’addetto stampa si occupa di veicolare l’immagine e la reputazione dell’azienda attraverso specifici organi d’informazione, il responsabile della comunicazione ha il dovere di conoscere alla perfezione tutti gli strumenti comunicativi utili al cliente in particolare, deve comprendere a pieno il mondo social.
“Bene, ma parlando del famoso social media manager invece?”
Quest’ultimo, affiancato da altre figure del team, si occupa di sviluppare a 360 gradi la comunicazione del brand o di un prodotto a partire dalla redazione di un piano editoriale.
“Ma quindi è il social media manager a scattare i contenuti da pubblicare, creare storie sui vari canali social e redigere le descrizioni sotto i post”?
Come già detto, questo professionista non è solo nel suo lavoro ma è spesso affiancato da altre figure come quella del web content writer che si occuperà della descrizione di foto e video.
“Ma poi a tutti i commenti sotto i post risponde il titolare dell’azienda”?
No, la maggior parte delle volte il pubblico è guidato dalla figura del community manager che risponde ai commenti e cerca di attirare nuovi membri.
“Ma se ci sono tutte queste professioni il digital strategist rimane senza lavoro”?
Impossibile, lui è una delle figure più importanti, potremmo definirlo “lo stratega”. Alla base di una buona strategia c’è sicuramente il suo zampino.
Quindi tirando le fila…
tutte le professioni sopracitate sono ormai la nostra quotidianità nel panorama comunicativo e sono alla base di un’agenzia di comunicazione strutturata e all’avanguardia.
Che ne dite, però, di scoprire nel prossimo articolo quelle che nel 2022 possiamo chiamare “professioni del futuro”?